" Le mosche d'oro " 2014 di Agostino Arrivabene - " Pesante ho l'anima, di una tenebra perenne. "

domenica 17 marzo 2024

" Africa Tunes " in collaborazione con The Project Space Pietrasanta 2024


































" La mia patria è un volto
un chiarore essenziale
una fontana di sorgente viva
È mano che attende
trepida il crepuscolo
per posarsi sulla mia spalla
È una voce
di singhiozzi e di risa
un sussurro per labbra che tremano
La mia patria non ha altro orizzonte
che trattenuta tenerezza
negli occhi neri
una lacrima di luce
sulle ciglia
È un corpo di tormenti
preziosi
come un fascio di radici
vicino alla terra calda
È poesia
generata dall’assenza
un paese che nasce
sul bordo del tempo e dell’esilio
dopo un sonno profondo
sospeso a un albero
dai fragili rami
agitati nel vento
La mia patria è un incontro
avvenuto su un letto di foglie
una carezza per dire
e uno sguardo per dormire
paese lontano dalle parole
tanto da calpestare il ricordo
Tra le nostre dita
un ruscello
perché il silenzio sia
Il mio viso è di quel cielo ostinato
vuoto
ferito dall’eleganza del rifiuto
La mia caduta il nostro amore
albero dissanguato
sfigurato dalla grazia spezzata
lo stesso dolore
ha afferrato i nostri corpi
Restano quei versi
cordoglio tardivo
per una patria che non ha più volto.​ "

Tahar Ben Jelloun
​" La mia patria è un volto "

Stelle velate. Poesie 1966-1995 (Einaudi, 1998), 
trad. it. Egi Volterrani

***

- Africa Tunes -
dal 20 Gennaio fino al 24 Marzo 2024
Chiesa e Chiostro Sant'Agostino,
Piazza Duomo, Pietrasanta

Mostra organizzata dal Comune Di Pietrasanta 
con la collaborazione di The Project Space Pietrasanta
Annalisa Bugliani

a cura di Alessandro Romanini

Artisti:
Aboudia
Ebenezer Akinola
Ajarb Bernard Ategwa
Nu Barreto
Armand Boua
Seni Awa Camara
Brice Esso
Tope Fatunmbi
Laetitia Ky
Goncalo Mabunda
Esther Mahlangu
Nanglé
Michelle Okpare
Oluwole Omofemi
Tafadzwa Tega
Mederic Turay
Yeanzi






Foto scattate da Daniela Scarel

lunedì 11 marzo 2024

Agostino Arrivabene " Il Respiro della Terra " 2015 - Palazzo dei Diamanti 2023





Agostino Arrivabene

" Il Respiro della Terra " 2015
olio, perle, diamanti, smalto in oro su legno fossile pietrificato
Collezione Privata

Mostra Personale a Palazzo dei Diamanti, Ferrara 2023
" Thesauros "

***

" Nulla mai viene veramente perduto, o può venir perduto, | non nascita, identità, forma – oggetto veruno del mondo, | non vita, non forza, né cosa alcuna visibile; | le apparenze non debbono ingannare, sfera mutata non deve confonderti il cervello. Vasti sono il Tempo e lo Spazio – vasti i campi della Natura. | Il corpo torbido, vecchio, freddo – ceneri che sono rimaste dai fuochi d'un tempo, | la luce offuscata degli occhi tornerà a splendere [...]. "

Walt Whitman dal libro Foglie d'erba
" Continuità "


martedì 5 marzo 2024

Moonassi














Moonassi, Artista
김대현 金大現 Kim Daehyun

***

" non chiudere mai la porta
non lasciare mai al chiaro nessuna parola
tutte sono profughe dalla prigionia dei pensieri
che vorrebbero ammaestrarle per risolversi
mentre sono tesi
meno di un filo di ragno appena
sopra l'abisso
.
c'è sempre un cielo nascosto
ogni minuscolo punto
l'aperto spazio
.
un gorgogliare di verbi
affamati e sterili
un continuo ritorno
un divagare sentimentale
tra pozze di silenzio
e l'immemore travaglio "

Fernanda Ferraresso
" DIARI DELL'IMPERMANENZA "

lunedì 4 marzo 2024

Gabriele Adami






















Gabriele Adami, Artista

***

" Io pure volli una volta gettar la mia illusione di là dall’uomo, al pari di tutti quelli che vivono fuori del mondo. Opera d’un Dio sofferente e crucciato m’appare allora il mondo.
Un sogno m’appare; la finzione d’un Dio: un fumo variopinto agli occhi d’un tedio divino.
Bene e male, gioia e dolore, io e tu, — tutto mi sembrò fumo dinanzi agli occhi d’un creatore. E quando il creatore volle guardar lontano da sé stesso — allora creò il mondo.
Inebbriante gioia è pel sofferente guardar lontano dai propri dolori e dimenticare sé stesso. E a me pure il mondo — questa imperfetta imagine di eterna contraddizione — si rilevò un giorno imagine di gioia e d’oblio.
E allora anch’io lanciai le mie illusioni oltre l’uomo, come tutti quelli che desiderano esser fuori del mondo. (...) "

Friedrich Nietzsche - Così parlò Zarathustra (1885)
" Di quelli che vivono fuori del mondo. "

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Gabriele Adami nasce a Treviglio (BG) nel Novembre del 1977.  Affascinato dalle arti visive incontra l’immagine e grazie all’aiuto del fotografo professionista Max Ferrero sviluppa una grossa passione per la fotografia diventando cosi un visionario del genere. 
Scrive su magazine, effettua servizi live e artwork per band , scrive articoli sulla manipolazione digitale, presente in diverse mostre in Italia ed Europa e tra i finalisti del Premio Francesco Fabbri (sez. Fotografia Contemporanea).
La sua ricerca fotografica è un continuo evolversi ma come denominatore comune nelle sue opere si trova l’inconscio e l’onirico. 
Attratto fin da subito sulla possibilità di intervenire in postproduzione sulla fotografia ha sviluppato una personale attitudine allo scatto, partendo da esso come un pittore parte da uno schizzo in matita arrivando cosi ad immagini eteree e senza tempo. Attualmente vive e lavora a Milano.